Un advisor per la Fondazione Carige

Un advisor per la Fondazione Carige
Prime mosse strategiche per il nuovo cda della Fondazione Carige che ieri sera ha optato per un advisor
che verrà scelto entro breve, per valutare al meglio quali sono le mosse più opportune da fare per affrontare rilevanti questioni economiche e finanziarie e sopratutto per ridurre l'indebitamento e fare liquidità, ossia cassa, soldi freschi che servono come il pane.
Lo ha deciso il consiglio di amministrazione dell'istituto creditizio genovese che ha anche congelato per il momento la tanto discussa operazione di vendita di azioni di Cassa Depositi e Prestiti decise dal precedente cda, quello a guida Repetto. L'alternativa da valutare è la vendita di azioni Carige ma i tempi sono molto stretti proprio per immediate esigenze di liquidità. I consiglieri di amministrazione, che si sono insediati ieri durante una riunione finita a sera, hanno perciò dato mandato al presidente di cercare subito un advisor. C'è già una scelta di nomi che Momigliano, il nuovo numero uno che di recente si è incontrato con Castelbarco (il Presidente della Banca Carige) valuterà e porterà poi all'attenzione dei consiglieri che sceglieranno valutando i costi in relazione ai bisogni e agli obblighi della Fondazione.